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Archive for the ‘La storia..’ Category

è solo acqua…

piove.

ormai questa pioggia fa parte di me.

fiumi di acqua che scende dal cielo.

piove.

i vetri della finestra di camera mia sono sporchi.

piove cazzo!

dovrei forse per questo essere triste?

no, non mi manca il mio sole…

esco la testa  dalla finestra, tiro fuori la lingua come una bambina dal dottore…

la signora con l’impermeabile giallo mi guarda come se fossi pazza….

le sorrido…

ha un buon sapore questa pioggia di gennaio.

la vorrei masticare ma è solo acqua…

sembra buona.

le note dei suede mi suggeriscono arroganza.

arroganza con il tempo, arroganza con i tempi, arroganza con il mondo.

sarà l’arroganza del volto di Brett, l’arroganza della sua voce che si insinua nelle orecchie , ti fa vibrare la pelle.

arrogante con questa cazzo di pioggia sulla mia lingua.

decido di scendere in strada.

faccio un inchino sorridente e scherzoso alla signora con l’impermeabile giallo incrociata per le scale  ed al suo stupido cane che mi abbaia addosso.

il suo sguardo è quello di tutti gli anziani verso noi giovani, siamo tutti pazzi o tutti drogati.

ma io ho solo bevuto un pò di pioggia.

che sarà mai!

e non sono pazza.

non dichiarata almeno.

esco in strada senza ombrello e con le solite converse che si inzuppano subito, e il rosa acido diventa rosa scuro di fango e pioggia.

esco in strada e sorrido a chiunque incontro, saluto “hola”, saluto tutti.

arrogante.

prepotente.

sorridente.

aspetto che mi venga la febbre o non so cosa ma voglio stare qui sotto la pioggia a sorridere alla gente.

vedo una bambina….

è vestita di rosa…

indossa degli stivali da pioggia verdi….

il suo passo sembra quello di una piccola ballerina…

le sorrido..mi sorride…

mi riparo sotto un balcone…

i suede nella testa…

il mondo è mio….

ha smesso di piovere…

un odore intenso di terra bagnata, di aiuole intrise di pioggia,  nelle narici…

ha smesso di piovere..

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Fango…

 …so che non dovrei scriverti perchèho deciso di andarmene via…lontano…lontano….ma prima di tutto il resto eri una persona importante, nel bene o nel male…
il resto è venuto dopo e forse era solo “sbagliato”…ma c’era…e non posso e non potevo farci nulla…
puoi vincere le guerre ma mai i sentimenti…non quelli veri…
eri un sacco di cose insieme ed eri niente…
perchè forse io sarò instabile emotivamente, come tu mi accusi di essere,  ma tu non sei meno di me sai?non lo sei mai stato…
ma il  tutto e niente era forse quello che mi piaceva di più…
lo sapevo che mi volevi bene…lo sapevo davvero…
forse ho sbagliato…ma so di non aver mentito…e questo mi basta…
se la verità era uno sbaglio avrei sbagliato altre cento , mille volte…
ti scrivo solo perchè ho sentito questa nuova canzone di jovanotti…
che mi ha fatto ricordare delle cose che ti dicevo sempre, spesso…
te le scrivevo…te le dicevo…te le urlavo…te le cantavo…te le sussurravo….

è come se avessero fatto musica del mio vecchio pensiero, di allora….
come se avessero musicato i miei discorsi con te…i miei sms per te…le mie vecchie preoccupazioni per te…
perchè ascoltarla mi ha fatto pensare a quelle volte che ti dicevo “non sei solo…”
sola ero io….come lo sono sempre stata…
non lo eri tu e spero che tu non lo sia mai…
volevo solo che leggessi questo testo , di questa canzone…perchè è bello, e perchè è ritagliato su conversazioni vecchie di cento anni di due che si volevano bene…
il potere della parola e della musica , per me rimane il vero, solo ed unico potere di cui è dotato l’uomo…
capace anche di aprire i cassetti della memoria e farti ridere in una fredda notte d’inverno…ridere e sorridere…
quando hai sonno, fuori ci sono pochi gradi, hai il nuovo libro di benni sul comodino e la fedele bottiglia di coca cola vicina….ma  ti esplode quel sorriso naturale sul viso…a sentire certe parole musicate…..sorriso che diventa presto risata a pensare che forse qualcuno quel libro lo scriverà prima di te…
è che ho solo voglia di ridere adesso….e mi è venuta questa strana voglia ascoltando ripetutamente queste parole che mi hanno fatto vedere un vecchio film…con il potere della mente…un film in bianco e nero…con due attori muti…sbiaditi…e dei titoli di coda troppo corti….
scriverei per ore…ma devo andare…
ore….

ma devo andare…

“Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano

sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall’alto

si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero

ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose

ma l’unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l’odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza

le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede

ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c’è niente

un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi

smettere di lamentarsi

che l’unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente

il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l’appetito la sete l’evoluzione in atto
l’energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango”

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electrical storm…

manobrilla0bg.jpg

Stardust : Erìka tu mi hai presa in giro…io volevo raccontare una bella storia….volevo raccontare di sentimenti veri….di cuore , di petto, di vibrazione, di sangue che scorre caldo, di tachicardia che arriva, di gambe che tremano…

Volevo raccontare i brividi, il sudare freddo in certi momenti….volevo che la gente leggesse tra le righe di un amore-non amore, ma comunque un sentimento vero…..

Volevo raccontare di due trentenni a cui batte il cuore come se fossero ancora al liceo….di gente che si emoziona…che crede nel potere di uno sguardo, di un profumo…

Di due ragazzini che si accarezzano la pelle e sognano…e vedono le stelle in camera come se fossero su un prato o sulla sabbia….

Mi hai mentito….

Questo volevo raccontare….

E tu invece mi hai raccontato una storia che sembrava essere così ma invece era una comune storia di trentenni moderni che si prendono in giro….

Erìka: no Stardust….io giuro ci credevo…Gabriel sembrava così vero…così diverso….così intelligente…così fuori dal comune….non potevo pensare che fosse come tutti gli altri….se lo avessi saputo non ti avrei mai chiamata a sentire la mia storia….

Stardust : così tu sostieni di averci creduto e di non aver capito….e come hai fatto a non capire?non conosci l’uomo?

Come hai potuto permettere che ti affettasse il cuore per poi cucinarlo per pranzo offrendolo in pasto alla prossima preda?

Come hai potuto consentire che il tuo sangue rosso cardinale venisse versato in una coppa di cristallo?

Dov’eri tu in quei momenti?

Dov’era l’essenza di te?

Erìka : ……..

Stardust: cosa ne sarà di te adesso?

Erìka (accenna un sorriso, accende una sigaretta, butta giù un bicchiere liscio di j&b) : Di me?di quella condannata senza mai figli senza più voglie?

Cosa ne sarà di me?

Me lo chiedo spesso sai…

Me lo chiedo la mattina…quando mi alzo in questa casa nuova e loro non ci sono più…non c’è più Gabriel e non c’è più Viola….

Me lo chiedo quando esco dal portone e non sento più l’odore del mio mare….

Me lo chiedo quando lavoro troppo solo per non pensare e scrivo articoli su articoli….

Il lavoro va alla grande sai?

È la medicina migliore quando non hai più pulsione alcuna….di nessun genere….quando qualcuno ha spento la candela, il fuoco , l’incendio…..

Non ho pubblicato il mio libro ma sono un critico musicale adesso per una rivista importante..ed era quello che volevo…ed è quello che mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto scappare….

Ma che fine farò me lo chiedo spesso….

Quando ricevo un mazzo di fiori e lo butto nel cestino….

Quando vedo due occhi sognanti di fronte a me e penso “povero illuso

Quando ascolto david bowie a tutto volume mentre scrivo la notte….

Cosa ne sarà di me?

Non lo so …vuoi scrivere una storia anche su questo?

Prima o poi ti chiederanno chi sono realmente e tu non potrai tirarti indietro….

Stardust: non lo farò….non sono il tipo….io passo attraverso le porte chiuse…non ho paura di niente…neanche di ammettere la verità….

Erìka: è stata la paura della verità che mi ha condotto qui adesso…

Perché se fossi scappata prima, se lo avessi detto prima , se mi fossi guardata bene dentro…allora si avrei potuto dire di essere senza paura…ho avuto paura….e pago il prezzo della mia paura…

Stupida….

Maledetta stupida….

Stardust: non dire così…tu eri vera….

Erìka : vera? No vera è troppo poco….io ero io nella mia essenza più profonda e reale….

Io ero io come mai lo sono stata , mai con nessuno e nessuna….amici, amori, famiglia…nessuno ha visto tanto di me….nessuno sa tanto di me…

Io ero io…..e ho sbagliato ad essere me…ad essere così…

E proprio perché il mio io , sconosciuto , indifeso, impaurito, mi faceva terrore….l’ho tenuto nascosto , tanto da sembrare poco lucida…tanto da dover sopportare accuse infondate, accuse di follia…di instabilità…amarezze senza senso…

Solo perché tutto questo nuovo di me….non lo riconoscevo e non mi sembrava potesse appartenermi…

Ero confusa….ma sentivo forte dentro qualcosa…

L’ho presa così, com’era…senza capire ancora cosa fosse davvero….l’ho impacchettata, ho perso tempo perché volevo qualcosa che facesse scena…

Quella carta dorata…così brillante…

Quella scatola rossa…c’era del polistirolo dentro…..ho colorato di rosso anche quello….

Ho messo lì, posizionato nel centro, il mio cuore….

Strappato con violenza dal centro del petto, ancora pulsante, ancora sanguinante…

Ho chiuso la scatola e ho lasciato la ferita aperta sul mio petto…non ho voluto richiuderla….ho preferito perdere tutto quel sangue fino quasi a morire….

Ho fatto un bel fiocco, blu….

Blu….rosso e dorato…..

“sembrerà una bomba” mi sono detta…..

Pulsava, pulsava e pulsava…..

Non si fermava mai….cazzo mai….

Ed io ero sempre più debole, la scatola iniziava a pesare, io ero sempre più pallida…..

Avevo freddo…

Fumavo anche con il petto squarciato…

Sentivo le note di man and woman…

“è la peggiore canzone degli u2…”

Mi rimbombavano in testa queste parole, non erano mie, non la pensavo così….

Mi veniva quasi da ridere…ma avevo troppo freddo e non sentivo più le gambe….

Ero davanti la sua porta….in tempo per lasciare il pacco per terra…sul parquet….prima che esplodesse….o prima che smettesse definitivamente di battere…

Stavo morendo…e non lo sapevo….

Stavo morendo….

E non lo capivo….

Stardust : perché hai voluto che raccontassi questa storia?

Mi hai fatto illudere che ancora esistesse qualcosa di vero in questo mondo….io che scettica figlia della ragione avevo smesso di credere già da bambina….

Erìka: perché?mi chiedi perché?

No Stardust….tu non sai nulla ancora….

Non chiedermi e non chiedere…..

Non chiedere mai….

Non elemosinare mai amore e non chiedere mai il perché delle azioni degli altri….

Sei una cantastorie no?

Allora non chiedere e racconta soltanto la mia storia….

Non chiedere….e farmi tornare a vivere….

Stardust : ………

Metto su electrical storm….preparo un the alla vaniglia….

Accendo il camino…

“Riscaldati Erìka….”

Ti ascolterò…finchè vorrai…..

Hai un buco nero sul petto….da cui sembra vedersi la luce dell’infinito….da cui sembrano arrivare raggi caldi e luminosi….ma non mi fai paura….no…non mi fai paura….anche così….con questa ferita spaventosa….questa ferita sembra nascondere qualcosa di più di un semplice dolore….

Voglio scoprirlo…voglio sentirlo…voglio vederlo….

Se il cielo si apre
Ci deve essere un modo di tornare
Ad amare e solo amare…

Let’s see colours that have never been seen
Let’s go places no one else has been

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vogue….

guardami mentre faccio la diva…….

sbircia sotto il mio vestito nero di raso lucido…stretto….mentre scendo le scale….

micro slip di pizzo nero…

li vuoi? no…..profumano di me….

li vuoi?

bionda?ti stupisce?

si , bionda….platino…

muovo i fianchi e lo so che mi guardi….

mi guardo allo specchio fiera….

calze autoreggenti nere sul mio tacco di vernice nero brillante….scintillante…

pelle di porcellana, bianca, lunare…..

occhi grandi…diamanti …hanno perso l’innocenza…

scendo le scale….

lenta come una gatta….

voglio vederti sudare freddo….

lasciami fare la diva…

goditi lo spettacolo….

mentre l’aria si riempie di chanel….

respiralo….

annusami e allontanati….

ti guardo con aria superficiale….

ti guardo con aria vogliosa ma distaccata….non capisci…..non capisci????capirai presto….

ma adesso goditi me….

fascino d’altri tempi….eccitazione alle stelle…

allarghi il nodo della cravatta…ti manca l’aria…

stai sudando….

godi….

goditi me….il mio passo felpato….la scollatura troppo profonda e la mia collana di perle…

goditi la mia schiena nuda….e il bordo del vestito ad un passo dal paradiso…

goditelo….

ma godi solo con lo sguardo….

non è per te…..

non stasera….

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un nuovo cielo….

Gabriel è partito da qualche giorno….

e io stavo cercando una foto in camera sua….

cercavo solo di respirare il suo profumo inutile mentire….

ma a Viola dirò che stavo solo cercando una foto…una foto che mi serve per il libro….una foto di mare…una foto d’agosto…. di una nostra vacanza insieme….tutti e tre insieme…

ma io so che cercavo il suo profumo…solo quello….

ho aperto l’armadio….ho odorato una sua camicia….e Dixan….quella donna di facili costumi…quella rossa come fuoco, tenutaria del bordello di lusso con i suoi orecchini, grandi cerchi d’oro, con le sue mani lunghe e sinuose che ti accompagnano verso quelle camere dove si consuma veloce l’amore fisico, solo quello….è diventata una fata….

occhi blu…mani affusolate da pianista , pianista di sogni….

suonali tutti i miei sogni stasera….non risparmiarne neanche uno….

voglio ascoltare ogni singola nota….voglio che mi scorra nelle vene….voglio sentirla pulsare attraverso le mie tempie…

la distanza può fare miracoli….e farmi amare odori…suoni e colori..

distanza…

e così , con la mente persa nei miei soliti pensieri, ho trovato una busta…

mentre respiravo forte quell’odore…

una busta…

era proprio lì…sulla scrivania che oggi è vuota…

una piccola busta…

carta riciclata…una piccola margherita in basso a destra……inchiostro nero in gel….

grafia incerta da bambino…

c’era scritto “per te”….

l’attesa a volte è più bella della sorpresa….

ho continuato a respirare forte…come se stessi facendo yoga…

ma stavo solo respirando….stavo respirando te….anche se non ci sei….

così ho deciso di indugiare, di non leggere subito…

ho preso un cuscino azzurro….

ho acceso un incenso al profumo di sandalo…

una candela rossa….

ho messo su la musica che preferisco….

ho chiuso la finestra….

mi sono seduta sul divano….ho incrociato le gambe…

le mie gambe senza calze anche se fa freddo…

stretta in mano quella busta….

Non l’ho aperta….

Stretta tra le mani…

“dove sei?”

l’ho sgualcita come fossero le tue mani nelle mie…

“sono qui….”

Sgualcita e stropicciata come la tua camicia, come la mia maglietta dei ramones…quando i sensi non possono aspettare…

“ti voglio..”

quando le parole non servono e bastano gli occhi….quando facciamo l’amore in silenzio, sopra i nostri vestiti, che abbiamo tolto come se fossero gabbie…

“guardami”

abbiamo liberato i nostri corpi da quei lembi di stoffa…inutili…perché la nostra pelle basta…perché la nostra pelle è una sola., come la nostra anima.…

“ascoltala…”

incuranti…di Viola che forse può sentirci….

“prendimi…ora…”

E ridiamo su quelle pieghe…dei nostri vestiti…quando dobbiamo uscire in fretta e ricomporci subito….

“c’è gente”

….e non c’è il tempo di toglierle…egli odori sono ormai confusi…e decidiamo di portarceli addosso i segni della passione…anche se forse qualcuno se ne può accorgere…

“è tardi”

Quando l’odore mi rimane addosso….

“succhiami l’anima….”

Quando la candela si è consumata e noi siamo ancora lì…

“shhhhhh”

Le tue dita sulla mia bocca…non vuoi che dica nulla….

“non rovinarlo…”

Il mio sorriso…e un morso sul collo…

“è senza nome”

Il tuo sorriso….

“è senza storia…”

Quando ci addormentiamo…nudi…e Viola lo sa…e sorride….sospirando che non cambieremo mai…

“shhhhh…..”

È ancora stretta qui tra le mie mani….

Forse la sto rovinando….

Forse non ho coraggio…

“fallo”

Forse voglio solo immaginare cosa ci possa essere scritto…ma non voglio leggerlo…

“lo sai già…”

Mi alzo…piedi nudi….

Guardo fuori….

Il golfo di Napoli mi regala un arcobaleno di luci notturne…e una nave in lontananza…

Una nave….quanta gente che va via….

“dove sei…”

Quelle luci…il mare nero…calmo…e le luci che si riflettono…

“ora ti sento….ora ti vedo….”

Apro la nostra dispensa, cerco del buon vino…trovo solo un bianco…mi accontento….

Violento quel tappo di sughero…il tappo che mi separa dall’anestesia…

“mi renderai felice?”

Suona e urla un pezzo dei Marlene kuntz…mentre verso il vino…riempio il bicchiere fino all’orlo…

“non lo so…non lo sei già?”

Il bicchiere è largo….panciuto….con lo stelo lungo…

“è da vino rosso….”

Direbbe che è da vino rosso….lo so già…

Fisso la busta mentre sorseggio, odio il vino bianco, ma la mia testa è già più leggera…

Fisso la busta…come ad aspettare…come se potesse da un momento all’altro aprirsi come uno scrigno…

“devi farlo tu…”

C’è magia….una forza strana dentro la stanza…o forse è solo il vino….

L’incenso sta per consumarsi….

Due passi mi separano dal divano….

Piedi nudi…

“adoro quando cammini scalza in inverno…”

Apro la busta…

Un foglio..

La tua grafia…

La sua grafia…

“scrivi come un bambino….”

non sono bravo con le parole…ma c’è chi lo è…e ti dedico le sue parole…perché possano tenerti compagnia mentre non ci sono…..

Hai il cuore pulito
come appena nevicato,
ma caldo e forte
come un cavallo imbizzarrito
che ti fa capace di arrabbiarti
poi subito di calmarti
e che di amarmi
non ha mai dubitato.

E amo il tuo sapore
di fragole e di panna
d’estate, d’erba appena calpestata.

Hai gli occhi verdi come il mare
di un atollo tropicale
aperti come il cielo delle praterie,
occhi senza male
che non san nasconder niente
nemmeno quanto
tu sia intelligente.

Perché sei una donna,
ma anche un vero uomo,
un’amica, un socio,
a volte un maggiordomo,
perché giochi tutti i ruoli
ma ti piaci in uno solo,
quello di donna
con vicino il suo uomo.

A presto…non piangere…

Gabriel.”

La conosco bene questa canzone…

Ma la rileggo….

La conosco bene…

..tanto bene da sapere quali parti ha sapientemente omesso….

Ma l’emozione mi coglie lo stesso….

Perché conosco bene il motivo di quella omissione….

Conosco bene…

“è senza nome”

E conosco la ragione…

“è senza storia”

Di quella omissione , voluta con precisione chirurgica…ricercata..e che solo io posso comprendere..

“sfugge da qualsiasi schema…”

Io lo so…

“solo noi possiamo capire…”

E così…

Finisco il mio vino….

Guardo ancora fuori da quella finestra…la nave è ormai lontana….con tutti i suoi passeggeri…

Accendo il mio mac….

Continuo a scrivere il mio libro…

Ma prima….

Devo dirgli che ho capito…

“solo tu puoi….sei donna…”

Devo dirgli che no, non piango, non piangerò…

“sono qui…ancora…mi vedi?”

Posta inviata…..

“Io ti proteggerò
oh sì ti stringerò
e mai niente ti farà del male.
Io ti accarezzerò
e poi ti cullerò
per farti addormentare.
E ti canterò canzoni
di forti emozioni
quando fuori tuona il temporale.
E sempre ti sussurrerò
quelle dolci parole
che so ti fanno stare bene.

Erìka”

Il suo odore è troppo forte…come se fosse qui….

Il vino mi fa quasi girare la testa…ho un vortice di pensieri che mi avvolge….

Fisso il soffitto azzurro….

Fisso il poster di una mostra di Warhol…

Fisso il soffitto….

Fisso di nuovo il poster…

E il soffitto…

E il poster…

Mi addormento con il mac acceso…sopra il cuscino blu….con una canzone di Finardi per te…ancora una volta…

Mi addormento sul nostro divano….sul divano che ci ha accolto tante, troppe volte…

Sento il tuo profumo…forte…lo sento addosso….sul mio seno…sul mio collo….

“abbracciami…”

Viola la trova così….sul divano…spegne tutto….le mette una coperta addosso….soffia sulla candela….le da un bacio sulla fronte…

“notte Gabriel..” sussurra Erìka…

Sorride Viola…finisce il vino che è rimasto nella bottiglia…

Guarda fuori…le luci sono poche ormai….ma si riflettono sul mare…come piccole stelle di un nuovo cielo….

Tante piccole stelle….

Di un nuovo cielo….

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una valigia…

metti nella valigia un mio sorriso…

e metti dentro la valigia anche un mio abbraccio….

quelli che non ti ho dato per orgoglio….

quelli che non ti ho dato pur sapendo che ne avevi bisogno adesso…

ma portali con te , ora, adesso che stai per partire…

mettili in mezzo ai maglioni, metti il mio abbraccio tra la camicia a righe e quella bianca, in modo che non si possa rompere o spezzare….custodiscilo bene…ti servirà vedrai…

conserva il mio sorriso dentro il beauty, in mezzo al profumo e alla schiuma da barba e a quel rasoio che a volte ho usato improvvisandomi barbiere…imbrattando tutto il bagno…un bacio che sa di schiuma bianca e morbida…soffice come la neve…come la panna…

e chiudi bene la valigia…in modo che nessuno possa rubarteli, che nessuno possa prenderli…

e se ti dovessero fermare , se dovessero suonare in aeroporto…e ti dovessero guardare interrogativi cercando di capire cosa porti….tu spiega, spiega che è solo un bacio, ed un abbraccio…che non spacci emozioni e non vuoi venderle, ma vuoi tenerle per te…..e sono un regalo della tua amica, sorella , amante, nemica per augurarti buona fortuna….o boa sorte come mi piace dire quando fingo di parlare portoghese grazie ai titoli delle canzoni..

non lasciarli qui su questo tavolo dato che partirai presto ed io starò ancora dormendo…

mettili in valigia e chiudila con un lucchetto di buoni auspici…

chiudila con un lucchetto a forma di stella che sai bene cosa significa…

e vai…

vai per le strade del mondo senza paura e con la consapevolezza di non esser solo….

troverai sempre qui la tua terrazza…la tua casa….le tue amiche e la bottiglia del tuo whiskey ad aspettarti….

Erìka.

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notte fonda…

luna alta….

cielo nero….

luci spente…

bicchieri sparsi…

telefoni fuori posto…

pc accesi….

“cosa fa là fuori???”

“parla con la luna….”

“ma perchè???”

“perchè deve finire il suo libro e solo così può farlo….”

“ma fa freddo Gabriel , falla entrare , e cosa diavolo ci fai tu qui al buio????”

“la osservo….”

“……”

“guardala…la vedi…muove leggermente la testa…avrà di certo gli occhi chiusi….guardale le mani…..lei sente qualcosa che noi non possiamo percepire….lei sente….”

“beh….io ho soltanto freddo….non sento proprio nulla….le tornerà la febbre con le sue bravate….ma che avete per adesso siete impazziti???…siete più strani del solito sai?”

Gabriel la prende per il braccio….per impedirle di andare in terrazza….la fa sedere con lui..in quel divano basso…le passa il suo bicchiere di whiskey liscio….

“shhhh…..forse riusciremo a sentirla anche noi….”

“cosa?”

“la melodia che sente lei….l’ispirazione….guardala….è abbandonata…voglio sentirla anche io….anche io….”

“…..sento solo silenzio…..”

manda giù tutto il bicchiere…..tutto d’un fiato…

“è questo che devi sentire….se riesci a percepire il suono del silenzio….se riesci a comprendere la melodia del silenzio….capirai cosa succede là fuori….”

“….”

ne versa ancora….

“shhhhhh……”

Erìka adesso ha le mani in tasca….sente il ritmo….muove la testa….ha gli occhi chiusi….la brezza le accarezza il volto….è notte fonda….loro la guardano ma lei non lo sa…lei forse non è qui adesso….

finirà il libro stanotte?

forse….

ascolta la melodia….

ascoltala….

falla tua…

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Viola: ma ci pensi mai al tuo matrimonio?a come hai buttato tutto per aria??

Erìka: no….l’ho rimosso, messo da parte, dimenticato e so di aver fatto la cosa giusta…dimenticato, rimosso , messo da parte….non ero io quella, non era la mia vita quella…era solo un copione che recitavo….ero solo la protagonista di un film che non avevo scritto io per me né il mio destino….

Viola:ne sei proprio sicura?e Alberto , non ci pensi mai a lui?come sta?che fine ha fatto?e tutti quei fiori che ti mandava….

Erìka: no…io non penso…io ho smesso di pensare, come se avessi spento i pensieri dall’interruttore….andiamo in spiaggia?

Viola: ma..è ottobre!!!!hai avuto la febbre!!!ha piovuto ieri!!!!….cosa andiamo a fare in spiaggia al tramonto, farà freddo….non ti farà bene…

Erìka: ok, ok Viola… allora vado da sola…

Viola: no, no….vengo con te….vengo con te….

iniziarono a scendere le scale in silenzio, quasi correndo, come se il mare potesse scappare…

come se il loro mare partenopeo le potesse da un momento all’altro abbandonare…

temevano di non trovarlo, di trovare una distesa enorme di sabbia, di non trovare più il mare, di non sentirne più l’odore…

un deserto, solo sabbia….

deserto…

Cosa passava per la mente di Erìka e Viola, correndo su quelle scale che erano diventate come le scale infinite di Escher?

scale che  sembravano non finire…

scale che  non arrivavano mai da nessuna parte se non al punto di partenza…..

e loro  correvano….correvano su quelle scale….

Le converse nere di Erìka, scolorite, vissute, quanti posti avevano calpestato….ora calpestavano le scale….scale che sembravano sgretolarsi….

“dobbiamo fare in fretta…”

Le scarpe punk di Viola, quei quadrettoni verde acido…..

Stavano riversando tutta la loro rabbia su quelle scale….

“buongiorno signorine….” Il portiere….

“’giorno….”

“salve…”

Via di corsa, senza parlare verso il mare…

Ottobre iniziava a farsi sentire….

Aveva piovuto negli ultimi giorni, ed ora c’era un vento da fine del mondo, era come se il cielo avesse deciso di sbarazzarsi da ogni nuvola, nera, bianca, soffice, gonfia d’acqua, ogni nuvola…

Il cielo era terso e limpido, il classico tramonto autunnale dopo le prime piogge…. ma era pur sempre un cielo d’ottobre…con i suoi colori autunnali, con quel colorito sbiadito di foto antica….

Appena arrivate si resero conto che il loro mare non era scappato, non si era ritirato per fare loro un dispetto…era ancora lì…ed era violento….

Violento come il loro cuore….

Appena arrivate sentirono l’odore tipico del mare in autunno….

Si riempirono con quell’odore….

Lo sentirono addosso e dentro , nei polmoni….fino allo stomaco…

Salato…

O forse no….

Dolciastro….

“forse l’odore del mare dipende dallo stato d’animo…”

“forse…..”

 

Erìka  morde le labbra nervosa, sente già la salsedine addosso….si stringe dentro la sua felpa verde con i colori della bandiera irlandese….si abbraccia….si abbraccia da sola….

Osserva il mare …tace….

Osserva il mare….trema…..

Osserva il mare…piange….

Osserva il mare…ricorda….

Osserva il mare….si specchia….

Osserva il mare…parlami…

Osserva il mare…osservami…

Osserva il mare si volta….guarda verso la terrazza….

La terrazza delle sue notti bianche….

“mi vedi?”

“dove Erìka?”

“lassù…mi vedi?sono sul bordo della terrazza e sto per volare…..ho le braccia aperte….sto per volare…..”

Viola le prende la mano, è fredda…

Viola le prende la mano gelida, la guarda….

Gli occhi verdissimi di Erìka e quei capelli neri arruffati dal vento si perdono negli occhi di Viola, si riempiono di lacrime salate….

Viola le passa una mano sul volto…non parla…le asciuga la prima, la seconda e anche la terza lacrima….

Erìka le lascia la mano…inizia a correre all’indietro, guardandola, toglie la felpa…la butta sulla sabbia….

..corre allarga le braccia coperta solo dalla sua maglietta viola di beavis e butt head che però non la copre abbastanza, non copre abbastanza   quella pancia che ha ingoiato troppo male, lo ha digerito, non copre quella pancia bianca , liscia, quasi scavata che troppe volte ha incassato pugni…

Pugni secchi…diretti….

Pugni violenti….

Pugni che lei ha preso ridendo….

Pugni forti, ben assestati….

Ma lei si è rialzata…

E su quella pancia ci sono i segni, quasi come una moleskine…quasi come un block notes…quasi come un ricordo….

Un ricordo, un ricordo che le dice  “osa….e osa sempre….anche se poi ti rimarranno i segni…osa….sempre….”

“Erìka cazzo hai avuto la febbre cosa stai facendoooo????torna qui porca miseria!!!!!”

Ma lei non sente….

Lei allarga le braccia…

Corre….

Corre all’indietro senza voltarsi….senza vedere dove va…..verso il mare…verso la battigia….

Corre e correndo inizia a ridere….

“LO SAI COS’E’ LA LIBERTA VIOLA?????LO SAI????RISPONDIMI LO SAIIIII??????”

Ride e ride mentre Viola osserva basita….

Conosce a fondo la sua stravaganza….ma non smette mai di preoccuparsi per lei…

Osserva e la lascia fare….

“noi siamo libertà Erìka……noi siamo LIBERTA’”

Erìka si ferma, slaccia le converse, le butta per aria, lontane l’una dall’altra, le butta per aria e continua a non voltarsi…..affonda i piedi nella sabbia….Gabriel è appena rientrato, dalla spiaggia si vede  la luce di casa accendersi….

“Gabriel….LO SAI COS’E’ LA LIBERTAAAA?”

Urla e urla ancora…..anche se sa che lui non può sentire….

il cielo si sta oscurando di nuovo, pronto ad una notte di bufera, ad una notte di pioggia battente,ad una notte di ticchettio sul davanzale, guarda la luce dentro casa…..guarda il cielo che ora è  scuro….guarda Viola che ormai ha preso a ridere con lei….

Allarga le braccia…si lascia andare all’indietro senza pensare…..fa un tonfo sulla sabbia , il mare le bagna i capelli….la sabbia le entra dentro i jeans. La mezza luna e la stella tatuate sembrano quasi aver freddo….ma lei no….lei continua a ridere….a ridere….ridere……e a gridare…..

“IO LO SO COS’E’ LA LIBERTA……LO SO VIOLA…..LO SO GABRIEL……LO SOOO……”

Viola si è seduta sulla sabbia, accende una sigaretta, ride anche lei di gusto….

La luce di casa si è spenta….

Gabriel ha tolto le scarpe e ha lasciato le prime impronte su quella spiaggia….

Le sta raggiungendo….

Libero…anche lui……

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l’illuminazione….

Gabriel è raffinato….

Molto…

A vederlo così sembra quasi uomo d’altri tempi…

E forse lo è , con quella camicia sempre perfettamente stirata e profumata …

Barba sempre perfettamente rasata…

Profumo leggero…odora di primavera….non troppo forte…non troppo debole…profumo di uomo…profumo di lui….

Gabriel ascolta musica jazz quando legge…

Pensa che noi siamo delle rockettare fanatiche e vuole da sempre aprire le porte della nostra percezione alla musica come si deve…

Gabriel e il jazz…

A volte li ho quasi immedesimati…

Ho pensato che fosse questa l’arma di seduzione….

Gabriel le donne le conquista con il jazz e i vini toscani….

Con le sue distinzioni tra il vino maschio e il vino femmina che incanterebbero chiunque….

Ha un modo tutto suo di assaggiare il vino…ci fa quasi l’amore..lo odora….si ubriaca con l’odore forte…..

lo gusta….

lo sente…

sulle papille….

arriva….

corposo…..

chiude gli occhi…e solo dopo qualche minuto , qualche lunghissimo minuto , lo approva e lo lascia versare nel bicchiere panciuto con lo stelo lungo…

ho sempre pensato che facesse finta e che in realtà non ne capisse nulla….faceva scena….il classico fumista…

ma Gabriel non fa scena…..Gabriel è la scena….vive la scena….Gabriel è sempre on stage….e non fa finta….e non recita…..

le conquista così….spiegando loro le differenze tra i vini….coinvolgendole….affascinandole….

con un sottofondo jazz di tutto rispetto….

Fa lezione anche quando non è di fronte ai suoi allievi…Gabriel….

Alza il volume…ne versa un altro….e lei ignara è lì….la preda….

Sembra così convinto nei suoi discorsi di jazz e vino rosso da far perdere chiunque….

Oggi ho capito una cosa…..

Quello che lui mi dice sempre….

Oggi ho avuto la grande illuminazione….

“se non sai cos’è allora è jazz…”

Mi dice sempre con quello sguardo impertinente che vuole sempre insegnare….ma con la passione negli occhi…nel fondo del fondo dei suoi occhi nerissimi….come quel cielo in cui io mi perdo ogni notte……

“è jazz…Erìka …solo jazz…”

E allora io ho capito……

Questa sua frase che sento da tutti questi anni, che non mi ha mai fatto pensare né sorridere ma a volte solo arrabbiare e ancora più impuntare sulla guerra di musica……

Oggi ha un significato…..

Mi sono svegliata scoprendolo il significato…….

ho messo su take five…..

Un the al gelsomino…..

L’ho portato in camera sua…..

L’ho guardato…..

l’odore del gelsomino ha riempito in un attimo quella stanza perfetta piena di riproduzioni di Warhol, raffinate anche le pareti…..

Ho poggiato la tazza sulla sua scrivania accanto al suo pc….sopra una pila di libri….l’ho fatto apposta…so che si arrabbia….so che non vuole il segno delle tazze sui libri, come faccio io, ma lo adoro quando è imbronciato…..

Mi sono seduta sul tappeto con la schiena poggiata sul letto….ho tolto le scarpe e ho aspettato di sentire il tappeto sotto i miei piedi come un prato….

Rannicchiata con la tazza in mano….i miei capelli nero carbone arruffati come dal vento…o solo dal mio maledetto nervosismo….

L’ho guardato….

Mi ha rimandato indietro l’immagine dai suoi occhi specchio…..

“Gabriel io ho capito…..”

“cosa…”

“noi siamo jazz……..”

 

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per te…

3.31 AM vivevo nell’illusione di dominare ogni mia passione….

 

Lo so che viviamo insieme e non dovrei scriverti…

Lo so che dovrei scrivere altro adesso…stanotte…

Ma ne ho bisogno…

È più facile scrivere per me lo sai…

Ed è a te che devo scrivere…

Ora…

Adesso…

Voglio dirti solo…

 

Respirami…

 

Respirami…

 

Ho voglia di aspirare il tuo respiro e smetterla di aspirare fumo e aria…

Fumo e aria…

Dammi il tuo fiato..

Ho bisogno del tuo fiato…

Voglio sentirlo sulle labbra e sui denti…

Voglio sentirlo dentro i polmoni…

Voglio che mi riempia…

Lo voglio sulla lingua…

Caldo…

Riempimi…

Respirami…

E lasciati respirare…

 

È settembre e anni ne sono passati tanti…

E ti ho dedicato tutte le canzoni che conosco, tutti i libri che ho letto , tutte le anime che ho avuto, tutti i mie io, tutti i miei sorrisi e tutti i miei punti interrogativi…

Ti ho dato tutti i punti senza frase e le frasi senza punti…

Il mio inglese approssimativo…

I miei pensieri strani e la mia voglia di saltare nel vuoto…

 

Ma adesso…

Stanotte…

Voglio smetterla di pensare a me…

Ricordarmi che sono anni che ci sei…

Che ci sei e non ci sei…

Che sparisci e torni anche se mi stai sempre accanto , a volte così assente….a volte così presente anche se non ci sei…

Voglio pensare a te adesso…

E dedicarti questa…

Perché?

Vuoi davvero che te lo spieghi?

Forse non lo vuoi e forse non ti serve, in fondo sai interpretare meglio di me che a volte sono così precipitosa…

Ma io voglio farlo…

Perché non voglio che si insinui in te il dubbio di non aver capito cosa volevo dire…

O il dubbio di aver male interpretato…

E allora io volevo un uomo….

Io aspettavo un uomo anche se non lo sapevo…

Anche se pensavo che fosse tutto perfetto con la mia storia perfetta e il copione già scritto con il lieto fine che tutti desiderano….

Tutti ma non io…

Io aspettavo l’uomo…

 

E sei stato un tuono….

Mi hai calmata come un perdono….

e ti aspettavo sai?

Anche se non lo capivo…anche se non lo sapevo…

 

Ti ho aspettato tanto e ti aspetterò tutta la vita perché due come noi non si avranno mai…

Ma si avranno sempre…

Due come noi si cercheranno fino alla fine dei giorni…

E forse avranno solo perso tempo…

O forse avranno solo capito tutto…

.. ipnotizzata con il suono della tua voce …dolce e impertinente….

Pensavano a te quando lo hanno scritto vero?

Dolce…dolcissimo…impertinente…come solo tu sai essere….

Impertinente con tutti i tuoi “se” e “ma” e le tue frasi non dette e dette tra le righe…

..e le tue incertezze travestite da verità assoluta e sicurezza…

E i tuoi sguardi a distanza..

Li sento addosso anche quando non ci sei….

Dolce e duro nell’amore che sa come prendere e poi dare….

Prendere e dare….

Sembra sempre che prendi…

Ma non è così…

Non è così ed io lo so…

 

Tu che mi fai sentire intelligente…
Bella, porca ed elegante….
Ma pura e santa come un diamante…

Bella , porca ed elegante…

Ricordi?

Ricordi quando hai detto che avevo il fuoco della passione?

Era il nostro fuoco…

Bella porca ed elegante….

Ondeggiavo su di te…

Porca ed elegante…

Ballavo su di te…

E quanto ridevi…

Il sesso innocente…te lo ricordi?

Porca ed elegante…ma pura come un diamante…

Perché non ci sono limiti tra noi…

E rimaniamo puri e limpidi…

Perché i limiti li abbiamo passati tutti…

Nudi, mano nella mano…

Nudi…

 

Toccati…

Respirami…

Voglio sentirti…

 

Sei tu quello con cui scopare , parlare e mangiare…

Parlare ore…

Ore Gabriel…

Quante ore , parole e frasi e fiato…

Respirami ancora…

Respirami…

Toccati e toccami adesso….

 

 

Il tuo odore…addosso giornate intere….

Quante volte ho odorato il tuo cuscino mentre non c’eri…

Quante volte ho dormito con il tuo pigiama…

Quante volte ho lasciato aperto il tuo armadio solo per sentire l’odore….

Vino e incenso….

La tua pelle…

Vino e incenso…

Ubriacami….

Ubriacami…

 

 

E non voglio ricordare cosa ho fatto io…stanotte….

Ma solo cosa hai fatto tu….

Mi hai ricordato che so amare….

Mi hai fatto osare….

So amare…

So amare solo te?

O sei tu che ti fai amare così tanto?

Uomo senza senso, fragile e intenso…

Sei tu che ti fai amare?

Uomo pieno di tramonti….istanti…..racconti e orizzonti…

Quanti tramonti tesoro…

Quante volte è tramontato il tuo io senza speranza di risorgere?

E quante volte è tornato?

Tanti tramonti e lacrime in questi anni…

Delusioni ed eclissi…

Istanti…racconti…orizzonti…

I nostri orizzonti o il nostro orizzonte?

 

Leggi nei miei sentimenti…

Sei tu che ti fai amare…

Respirami…

Ancora…

Respirami…

Sempre…

Fino a quando sarò polvere nera e mi disperderai al vento….

 

Non sono mai stata così rilassata…
Così serena ed abbandonata…
Così viva e così perduta…
Come se mi fossi appena ritrovata….

Sei stato tu lo sai?

Quando mi hai stretta forte…

Fino a farmi tremare….

Quando mi ero persa in qualcosa che non ero io, che non era mia…

Quando mi hai fatto ritrovare me stessa…

Non so come hai fatto…

E così ti ho dato tutto io….

E anche tu…

Anche tu….

 

Respirami…

Ancora…

Come quella volta…

 

Abbracciami…

Prendimi la mano…

Abbracciami non siamo soli….

Non sei solo…

Non sono sola…

 

…tu che hai fatto sorgere il sole a mezzanotte…

Sei il sole di mezzanotte tu lo sai?

Ed io lo vedo…qui dalla mia finestra..mentre tu dormi…

Lo so che è opera tua…

Lo so che mi vuoi stupire…

Lo so che mi vuoi regalare sorrisi anche se non lo dici…

Così mi hai regalato questo sole in piena notte…

Lo hai preso e lo hai piazzato lì nel cielo nero della notte…

Hai spodestato la sola sovrana Luna perché mi stava giudicando troppo ormai…

Le stelle si chiedono cosa ci faccia lì…

Io lo vedo e so che è lì per me…

E so che lì lo hai messo tu…

In punta di piedi sopra le stelle lo hai posizionato in modo che io lo vedessi bene…

E mi riscalda…

I raggi filtrano…

Filtrano dalla tenda chiusa…

Un sorriso ed una lacrima…

Ma è una lacrima di gioia…

 

 

Come quella volta che mi hai regalato una stella…

La rivedo giorno dopo giorno nei tuoi occhi…

In quelle due stelle che hai lì..piazzate in testa…con quel naso in mezzo…

Quelle stelle che illuminano come un faro…

Quei due fari brillanti che fanno luce nell’oscurità più nera…

Che indicano la strada…

La mia strada…

 

Chi ti ha messo sul mio cammino?

Una frase scritta distrattamente o qualcuno chiamato Destino?

Non ci credevo sai…

Non ci credevo…

 

Sei il mio riposo…

Sei la mia libertà…

Sei la mia ferita più dolorosa ma quella che non voglio si chiuda mai…perché so che sono viva solo perché la vedo sanguinare….

E voglio sale e acqua su questa ferita…

Falla sanguinare ancora e ricordami che vivo…non ho paura…

Respirami…

Proteggimi…

Illumina…

Riscaldami…

 

 

Ti voglio bene

 

Non saremo mai amici…

Non saremo mai amanti…

Non saremo mai nulla di canonico o comune esista al mondo…

Tu non sarai mai il mio uomo, mai il mio migliore amico, mai mio fratello, mai il mio confidente….tu sarai sempre qualcosa che va oltre, sarai nessuna di queste cose e tutte queste cose insieme….

sarai sempre in cima senza scendere mai…

come questo sole di stanotte…

mentre la gente si chiede che ci fa in mezzo al cielo scuro…e noi soli sappiamo il perché…

Nessuno potrà mai capire…solo io e tu…

nessuno potrà mai capire che il nostro non è sesso ma non è neanche amore e che è di una bellezza estrema ugualmente..….

come il sole di mezzanotte…

surreale…

meraviglioso…

.. il nostro legame è speciale ed è unico…

strano e perverso…

..come il fiorire di primavera…

…come il mare in tempesta

 

Adesso so….ora sento…

Con questo sole che mi riscalda attraverso la tenda …

mi sento amata da te…

non aver paura…

mi sento amata da te…

“è una piccola margherita sbocciata in una corteccia vuota”…

È senza nome e senza storia…

E non morirà mai…e non finirà mai….

sei così fragile e così intenso…

così fragile….

intenso….

Buonanotte…

 

Erìka.

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